Stabat Mater. Immagine cara al popolo molese che venera in Maria Santissima Addolorata la sua Santa Patrona. Nella settimana Santa l’immagine sacra della Vergine assume una intensità umana e spirituale che esprime tutto il dolore, lo spasmo della Madonna che “Sta” sotto la croce. L’Addolorata viene preparata con profonda devozione dalle donne della confraternita dell’Addolorata il martedì santo, con un abito in faglia di seta nero, composto da un semplice corpino e da una gonna a pieghe, diversamente da quelli della festa patronale arricchiti da ricami in oro zecchino e dalla pazienza che è una un pannello con altrettanti ricami in filigrana. Il manto utilizzato nella settimana santa è nero in pizzo francese ma non riporta ricami come quello della festa patronale. Sul capo viene posta l’aureola d’argento invece della corona della festa solenne di settembre e nelle mani un fazzoletto di lino bianco bordato da un fine merletto. Il pugnale è anche d’argento mentre per la festa patronale è dorato. Per l’occasione viene momentaneamente collocata in fondo alla chiesa e coperta per poi essere intronizzata il venerdì santo, prima della processione del Santissimo Legno, davanti all’altare maggiore per essere pienamente visibile al di fuori della chiesa anche dal punto più lontano della piazza.
La Madonna viene portata in processione la mattina del sabato santo , in un percorso ormai storico che fino ad alcuni anni fa cominciava subito dopo il rientro della processione dei santi misteri della chiesa del rosario.
Durante la processione si meditano i sette dolori di Maria con momenti di particolare intensità nella sosta alla chiesa della Purificazione, al Convento delle clarisse e al Calvario.
Della tradizione molese un canto che è quasi una nenia dolcissima e al tempo stesso carica di dolore, è stato riportato dalla Signora Maria Mancini che continua a donarci una memoria storica e popolare della devozione mariana di Mola.