La Puglia, terra di sapere e di sapori…
La Puglia, tra terra e mare, crocevia di sapere e di sapori, affonda le sue radici in una antica e variegata tradizione gastronomica, specchio delle sue infinite potenzialità agricole ed ittiche.
Il Dott. Luigi Trotta, Dirigente Sezione Competitività delle filiere agroalimentari Regione Puglia, scrive circa la nostra Terra: “E’ da sempre luogo di scambio di conoscenze…..e di semi. Le popolazioni dei nostri avi hanno da sempre potuto disporre di una straordinaria varietà di alimenti, laddove in molti luoghi d’Europa altri popoli soffrivano la fame. Una ricchezza condivisa, diffusa , tramandata di generazione in generazione, fino a noi.”
Ecco perché è importante raccontare del progetto “Ortaggi liberati”. Sì, perché quello dei Prof. Pietro Santamaria, Vito Bianco e Massimiliano Renna, non è solo un libro, ma un vero Progetto che ci offre la possibilità di recuperare la memoria delle nostre tradizioni, l’opportunità di riscoprire il nostro patrimonio agroalimentare e l’occasione per guardare alla biodiversità del nostro territorio come una risorsa culturale, identitaria e, perché no, anche economica!
Il libro semina ricordi e raccoglie memoria su prodotti preziosi quali: i cardoni, gli sponzali, le cime di fava, l’orobanche, i ceci verdi, le cime di zucchina, il finocchio marino, i frutti di cappero, le micro-verdure…
“Con “Ortaggi liberati”, abbiamo liberato dall’oblio alcuni straordinari sottoprodotti di importanti colture pugliesi che per tanti anni hanno assicurato cibo e piacere i nostri avi e oggi nel riscoprirli e riproporli possiamo anche supporre che a qualcuno tornerà la memoria la voglia di riabilitarli riscattando l’agro biodiversità. La lettura di questo libro con una ricca documentazione storica, numerose evidenze scientifiche relative al valore nutrizionale di questi alimenti, ricette tradizionali e altre innovative curiosità recuperate anche dalla tradizione orale, forse ci farà riconciliare anche con i nostri ricordi e ci consentirà di apprezzare il valore della libertà (di non omologarsi) e della sobrietà (per il rispetto della natura). Distratti dalla globalizzazione e dal mercato, abbiamo rischiato di dimenticarli completamente questi prodotti come succede con le persone quando abbandoniamo i sentimenti e gli affetti, potrà sembrare strano ma con il progetto bio diverso abbiamo liberato tanti ortaggi e un po’ anche noi.(Prof. Pietro Santamaria)
Cicerone scriveva: “Se accanto alla biblioteca avrai l’orto, non ti mancherà nulla”.
2 commenti
Questo articolo mi è piaciuto per il suo valore storico, per avermi fatto conoscere di più la nostra Puglia e per avermi fatto conoscere di più le capacita del nostro territorio. Questo articolo mi ha fatto ricordare molti ortaggi e conoscerli altri tipo gli sponzali, l’orobanche, il finocchio marino e i frutti di cappero
Grazie, ne siamo felici…. Un grazie doveroso va al Prof. Santamaria