“Se il Creatore lascia qualche volta cadere uno sguardo sulla terra, egli deve posarlo sopra due amanti.”
(Alphonse Karr)
L’amore clandestino…un amore clandestino. Verso il proprio padre, la propria madre, verso un fratello, una sorella, verso il proprio amante, il prossimo.
Dove sono gli abbracci caldi e confortanti? Spezzati da una goccia di acqua…Dove sono i baci vellutati sulle labbra, sulle guance di un bambino, sulla mano venosa di un anziano? Asciugati da una goccia di acqua…Ma che fine hanno fatto le strette di mano tra amici, le dita intrecciate degli innamorati, la forza di un neonato che stringe nel suo piccolo pugno la forza di un adulto? Sciolti da una goccia di acqua…
Una goccia d’acqua, distruttiva come un mare in tempesta, spaventosa come un’alluvione che straripa dai cuori tremanti e fuori tempo, micidiale come affogare in un abisso, senza avere la forza di tornare su e rubare a pieni polmoni quanta aria possibile.
Il sole…ecco, il sole potrebbe far evaporare questa gocciolina d’acqua. Risplendendo sui denti scoperti da un sorriso sincero e pieno di passione; brillando attraverso le parole “TI VOGLIO BENE”, “MI MANCHI”, “GRAZIE”, “COME STAI OGGI?”, “TI PREGO”; radiandosi tra i canti di gloria e le dita che possono toccare, già, ma solo uno strumento musicale.
Andrà tutto bene…andrà tutto bene…andrà tutto bene…sì, perché dietro le nuvole il sole continua ad esistere, di notte le lucciole si accendono, l’istinto primordiale dell’uomo è respirare. Il petto è più leggero quando guardi la tua mamma negli occhi ed entrambe allungate il braccio per sfiorarvi; quando un anziano ride, perché è solo e ha più paura di tutti, è senza regole e ride grazie alla luce e al calore che escono dalle tue labbra; quando ammetti di amare; quando gridi e sei stanco, ma chiedi scusa di essere stanco; quando al vento vola l’arte pura dei bambini e briciole d’amore cadono ad ogni vuoto d’aria.
Restiamo in casa, giacché l’amore non deve per forza essere clandestino: le labbra non devono sfiorarsi al buio, le mani non devono afferrare con forza, le braccia non devono togliere il respiro.
Stiamo riscoprendo un amore nuovo: se osservi gli occhi dell’altro è lì, lo vedi; se sorridi ad un amico attraverso uno schermo nero, il tepore attorno a te, a voi, lo senti; se scrivi un messaggio che parte dal cuore, sicuramente raggiungerà il mittente.
Andra tutto bene…sì, ma già va bene così. Dire ti amo può essere difficile, ma si deve partire da qui.
Nicoletta Panzini