La Prof.ssa Valeria Nardulli, la Dott.ssa Isabella Quaranta, il Sig.Martino Vitulli: tre studiosi molesi che ci raccontano la storia della Chiesa di Sant’Antonio.
“La Chiesa di Sant’Antonio a Mola di Bari tra fede, arte, storia”, è un autentico viaggio che, tra fonti illustri e splendide fotografie (Ph. Nicola Furio), ci accompagna alla scoperta di una Chiesa “significativa” per la popolazione molese. Ho scelto l’aggettivo “significativo” non a caso, infatti, data la sua ubicazione centrale, accanto all’ospedale che per anni ed anni ha visto molte generazioni venire alla luce, la Chiesa ha per il Paese non solo un valore storico, ma anche un profondo significato emotivo-affettivo. La Chiesa, per noi molesi “di Sant’Antonio”, che in realtà, in origine, si chiamava “Santa Maria del Passo”, fu costruita con l’attiguo convento sul suolo dove sorgeva una preesistente Cappella. Il suolo fu donato nel 1503 da Pietro de Mietolo (il quale chiese lì d’esser seppellito). La Chiesa ospitò Ordini francescani e domenicani, come testimoniano numerose fonti…fino al 1861, data in cui un decreto Legge del 17 febbraio “sopprimeva tutte le comunità religiose incamerandone i beni, che passavano allo Stato. L’antico monastero diveniva così ospedale civile di Mola”. Tante le notizie e i documenti presenti in questo saggio, per questo, un doveroso grazie ai nostri tre Concittadini d’eccezione che, con il loro studio, hanno portato alla luce una preziosa memoria storiografica.
1 commento
Bellissimo e interessante lavoro