“Il Manoscritto ritrovato”
” – Ma, quando io avrò durata l’eroica fatica di trascriver questa storia da questo dilavato e graffiato autografo, e l’avrò data, come si suol dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerla? –
Questa riflessione dubitativa, nata nel travaglio del decifrare uno scarabocchio che veniva dopo “accidenti”, mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che con- venisse di fare. – Ben è vero, dicevo tra me, scartabellando il manoscritto, ben è vero che quella grandine di concettini e di figure non continua così alla distesa per tutta l’opera…”(Introduzione de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni).
No, in questo caso non si tratta di una manzoniana finzione…questa volta non è un espediente letterario, il “Manoscritto” é reale, vero, tangibile, a “ritrovarlo” é stato il nostro Filippo Affatati e a trascriverlo il Professor Vito Didonna. Sì, il Manoscritto esiste davvero e ha il sapore intenso della storia e il colore caldo della letteratura di un Paese, il nostro: MOLA!!!!!
“Il documento ritrovato da Filippo Affatati si rivela di straordinaria importanza per la storia della letteratura religiosa, in quanto costituisce un mirabile esempio di eloquenza barocca e manieristica nell’ esaltazione dei dolori dell’Addolorata”, a parlare e’ Vito Didonna, storico documentarista.
Questo prezioso Manoscritto di 8 pagine è stato ritrovato nel 2013 in una libreria di Trieste dal nostro Filippo Affatati. Il Documento è scritto a mano, in corsivo e risale al Settecento, é ricco di reiterazioni e simboli grafici del tempo ed ha una struttura sintattica latina. Il ritrovamento di Filippo Affatati é estremamente importante per la Storia molese, perché narra le pratiche devote dei festeggiamenti in onore dell’Addolorata..e la ristrutturazione della Chiesa Maddalena, nella quale è venerata. Il Manoscritto risale al periodo in cui Sante Noya (confratello dell’Addolorata) era Arciprete e riporta il nome del feudatario Benedetto Vaaz (titolare di un altare padronale nella Chiesa).
Il nostro grazie a Filippo Affatati, instancabile “raccoglitore” di storia..generoso “collezionista” di memorie.
Rosa Innamorato