“Ora volerai.
Fortunata”. Disse il gatto alla gabbianella.
“Respira.
Sentila.
È acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia.
Senti la pioggia.
Apri le ali”. (Luis Sepùlveda)
Acqua, vento, sole..pioggia, la felicità è qui!
Respirare gli elementi che ci circondano ed aprire le ali con la libertà di chi sogna e il coraggio di chi “osa farlo”.
Mai come in questo periodo, la natura e la libertà ci appaiono in tutta la loro bellezza.
Dopo mesi di chiusura e di una didattica a distanza che, come ha scritto il nostro Preside in una Circolare rivolta alla intera Comunità scolastica, “non potrà mai sostituire la scuola, perché Scuola è esperienza insieme, cammino comune”, sorprese continue dal sole al mare..alla semplice armonia dello stare insieme, sono arrivate luminose a regalarci gioia.
Una libreria colorata ed accogliente, Poeti, Autori classici e contemporanei che si raccontano attraverso pagine profumate di inchiostro e carta.
Quanta bellezza nei sorrisi dei ragazzi, quello stupore nei loro occhi e la meraviglia del ritrovarsi, finalmente, pur tra mascherine e distanza, gel igienizzante e saluto con il gomito, a sostituire un abbraccio intenso.
È stato un viaggio di sorrisi e scoperte, abbiamo volato con Pirandello e planato tra l’identità di Mattia Pascal e i Centomila volti di Vitangelo Moscarda.
Abbiamo accarezzato la Lumachina coraggiosa e la Gabbianella a cui il Gatto del grande Luis Sepùlveda insegnava a volare.
È arrivato a trovarci Dostoevskij che, con il suo “Sosia”, ci ha fatto tremare come per un thriller in TV.
E Calvino ci ha spiegato perché il suo Rampante Barone preferisce la vita su un albero alla realtà..e perché il “Visconte” ha dimezzato la sua personalità, vivendo scisso tra il bene e il male.
Marcovaldo poi? Che meraviglia!
Kafka ci ha inquietato con il suo “scarafaggione” che una metamorfosi fa comparire e Shakespeare ci ha raccontato l’amore che né odio né morte divide.
È venuto a trovarci anche Verga per fotograre la sua Casa del Nespolo, scoglio e ostrica a cui rimanere stetti per non essere divorati dal Pescecane.
Un pensiero lo abbiamo rivolto alla memoria di Zafon e alla sua “Ombra del vento” che ha narrato il più famoso Cimitero dei libri dimenticati.
Quanta tenerezza guardando i ragazzi sfogliare quelle pagine, immergersi con curiosità e scegliere le loro letture, tra un “Professoressa, cosa mi consigliaaaa”? e un “mi piace, posso scegliere questo?”.
Scelta, appunto, è stato il luogo e il momento della scelta..perché quando un libro diventa scelta..è magia!
Se “leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà”, allora ritornare insieme alla 2A, in un luogo come il Culture Club Cafè di Mimmo Sparno, è stato stupendo e i sorrisi dei ragazzi, una carezza al cuore..
A settembre..INSIEME❣️🌈